Che cos'è
Per i malati di cancro, portatori di disagi fisici, psicologici e sociali conseguenti e/o legati alla malattia e/o alle terapie, la riabilitazione oncologica costituisce un’esigenza primaria, al fine di perseguire e promuovere il pieno recupero della propria funzionalità e della traiettoria di vita momentaneamente interrotta o sospesa.
La presa in cura del malato oncologico e della sua famiglia, intesa in modo multidisciplinare ed integrato, deve necessariamente includere una nuova cultura della riabilitazione, che consideri come diritti umani la qualità di vita e il benessere psicosociale, lungo l’iter della malattia e nelle sue diverse fasi, dalla diagnosi alle cure palliative.
In questa prospettiva, si colloca anche l’importante contributo della medicina narrativa, che utilizza la narrazione come strumento terapeutico, mettendosi di fatto al servizio della pratica medica e andando ad integrarsi ad essa all’interno dell’approccio riabilitativo globale al malato oncologico e alla sua famiglia mettendo questi attori al centro del processo di cura. Attraverso le parole, narrate e scritte, il malato viene accompagnato in un percorso di ricerca di significato che possa collocare l’esperienza di malattia all’interno della sua storia autobiografica. Inoltre, mediante la condivisione con altri malati e/o con altre persone, mediante la divulgazione delle memorie scritte, le storie di malattia possono diventare un patrimonio comune di solidarietà sociale e partecipazione all’umanità. La scrittura, utilizzata con finalità terapeutica, conciliando il sapere delle scienze letterarie con quelle psicologiche, rappresenta un valido intervento di medicina narrativa per i pazienti oncologici.