Le dimensioni dell’orientamento
In continuità con le Linee Guida e il Piano nazionale per l’orientamento permanente emanate dal Ministero dell’Istruzione e la Strategia di Lisbona perseguita dall’Unione Europea, in particolare sull’apprendimento permanente, il Gruppo di Lavoro ha sviluppato un’analisi territoriale sul tema dell’orientamento che ha fatto emergere la sua funzione di accompagnamento continuo nell’operare scelte consapevoli e nel prendere decisioni responsabili.
L'orientamento non si delinea più come un pacchetto di indicazioni fornite nelle età di passaggio bensì assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendo sostegno e sviluppo nei processi di crescita.
L’orientamento è definito pertanto come costituito da quattro dimensioni: precoce, continuo, integrato e inclusivo.
E' precoce un orientamento che accompagna fin dall’infanzia lo sviluppo di autostima, di relazioni sociali e curiosità verso il mondo esterno.
E' continuo perché prevede strumenti che garantiscano alla persona il mantenimento di tutte le esperienze maturate nell’arco della vita.
E' integrato poiché promuove linguaggi condivisi tra tutti gli attori della comunità educante.
E' inclusivo perché si rivolge all’individuo affinché possa realizzare un progetto di vita soddisfacente.
L’orientamento dunque, si intende come un percorso verso la costituzione di una comunità educante che sia in grado di prendersi cura delle nuove generazioni, fin da giovane età, con l’obiettivo di incidere positivamente sul futuro di ciascuno, promuovendo oltre all’inclusione sociale, la crescita economica e l’occupazione attiva.