Il sistema scolastico italiano
La Costituzione italiana stabilisce che la scuola è aperta a tutte e tutti, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione o condizione sociale (art. 34).
Le bambine e i bambini fino ai 6 anni di età possono frequentare dei centri che aiutano i genitori nel loro ruolo educativo, permettono di conciliare i tempi della vita con quelli del lavoro e stimolano le competenze prescolari dei piccoli. La frequenza pertanto non è obbligatoria.
Questi centri per funzionare devono possedere determinate caratteristiche e requisiti, che sono definiti dalla Regione. I servizi più importanti sono l'Asili nido, il Nido Integrato, il Centro d'Infanzia, la Scuola d'Infanzia
I genitori di bambini e bambine dai 6 ai 16 anni hanno l'obbligo di far loro frequentare la scuola, con il seguente percorso di studi:
- Scuola primaria (da 6 a 11 anni);
- Scuola secondaria di primo grado (da 11 a 14 anni);
- primi due anni della Scuola secondaria di secondo grado (da 14 a 16 anni).
Lo stato assicura la scuola pubblica, per la quale si è tenuti al pagamento delle tasse di iscrizione e di eventuali servizi aggiuntivi (es. servizio mensa, trasporto pubblico).
I minori stranieri presenti sul territorio italiano hanno diritto all'istruzione anche se non sono in regola con il permesso di soggiorno.
In Italia sono presenti anche scuole paritarie, che hanno lo stesso valore legale delle scuole statali; e scuole non paritarie, che concorrono all'assolvimento dell'obbligo, ma che comportano di sostenere un esame per il riconoscimento del titolo conseguito. Queste scuole prevedono in genere il pagamento di una retta.
L'anno scolastico inizia nel mese di settembre e si conclude a giugno dell'anno successivo. Il calendario viene deciso annualmente dalle Regioni. Guarda il calendario per il Veneto